Santo Natale 2019

 

Carissime Colleghe e Carissimi Colleghi,

in questo tempo di attesa del Natale di Gesù mi vengono in mente non solo le Sue Parole e i Suoi Segni giunti a noi, ma sopratutto immagino le Sue Parole e i Suoi Segni quotidiani non scritti dagli Evangelisti. È anche grazie ad essi che Gesù ha potuto raggiungere l’umanità dei Suoi discepoli, tanto da toccare il cuore di ciascuno di loro e convincerli a seguirLo sino infondo.

Se manca il camminare insieme, il rivelarsi l’uno all’altro come compagni imperfetti che hanno necessità e gioia di stare insieme, non solo per darsi forza e  coraggio reciprocamente, ma per accogliersi nella fragilità umana e nella bellezza divina che è in ciascuno, nessun progetto, nemmeno venisse miracolosamente dall’Alto, sarebbe accolto e attuato.

Il Cristiano/a è innanzitutto uomo e donna di Fede in Gesù Cristo!

La cultura cristiana, nelle sue varie forme, è un mezzo e va usata come tale, altrimenti rischia di essere un ostacolo alla sequela di Gesù, una occasione per anteporre il proprio io a Dio!

“Ma quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora fede sulla terra?” Lc. 18,8

Il racconto di Marta ci ricorda che ella ha scelto la parte migliore: “l’intimità con Gesù.”

La parte migliore è anche onerosa e colma di pericoli.

Certamente essa dà la “Pace di Gesù” e allo stesso tempo sconvolge l’esistenza.

Chi la sceglie, infatti, è chiamato ad accogliere la persecuzione dei fratelli e delle sorelle che non capiscono, di coloro che Gesù in Croce affida al Padre dicendo: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno !”

Nel Natale del 1223 Francesco realizzò a Greccio, con l'aiuto della popolazione locale, un presepe vivente con la volontà di ricreare la mistica atmosfera del Natale di Betlemme. Tutto fu approntato e, con l'autorizzazione di Papa Onorio III, in quella notte si realizzò il primo presepio vivente al mondo. Questo episodio è narrato da Benozzo in questo affresco.
Affresco di Benozzo Gozzoli, Storie della vita di San Francesco, Il presepe di Greccio, 1452, chiesa di San Francesco, Montefalco in Toscana.

Il segreto del discepolo di Gesù è compromettersi, lasciarsi coinvolgere da Lui, con Lui e per Lui, così da esserNe tanto innamorato da riconoscere che stare insieme non è un obbligo, né tantomeno un evento straordinario, ma la ordinaria e naturale conseguenza di Amare l’Amato Condiviso! 

Credo sia questo il Cuore del Messaggio di Papa Francesco e del nostro Vescovo Corrado, che poi, a volerla dire tutta, è il Messaggio di Gesù o meglio è Gesù in Persona.

Il Signore Gesù, in questo Natale, vi colmi del Dono dell’Ascolto, perché sappiate Discernere, illuminati dallo Spirito Santo, secondo il Cuore di Dio.

Il Signore Gesù, in questo Natale, rinnovi in voi il Dono di accogliere ogni avversità come presenza privilegiata del Suo Amore, in modo da avvertire nel vostro cuore la consolazione e la gioia che da il Padre a ciascuno dei Suoi figli.

Il Signore Gesù, in questo Natale vi faccia sentire il suono armonioso delle campane che annunziano la Sua Pasqua, caparra dell’Avvento del Suo Definitivo Ritorno e della realizzazione del Regno di Dio.

Il Bello e il Bene che viene da Dio sta nella certezza della Sua Esistenza e del Suo Amore e nel dubitare di se stessi.

La Fede in Dio e nella Sua Misericordia è la vera e necessaria ricchezza.

Non credere è l’unica e sola povertà.

Vi auguro un Santo Natale!

Padre Antonio Zito