Palermo 05/11/2021 – Santa Eucaristia con gli Insegnanti di Religione.

CATTEDRALE DI PALERMO
Affidamento anno scolastico 2021-22 alla protezione di P. Pino Puglisi e inizio Cammino Sinodale degli Insegnanti di Religione.

—  OMELIA  —

«Carissime sorelle e carissimi fratelli, è bello stare insieme questa sera.

Vederci e pregare è una grande gioia.

Vorrei riflettere con voi su un verbo che conosciamo bene, non soltanto perché è fondamentale per instaurare i rapporti umani, ma perché è necessario per la nostra vocazione e missione di docenti.

Il verbo è: “ASCOLTARE“.

 

ASCOLTARE ha radice latina, proviene, infatti, da “AURIS=ORECCHIO”,  tradotto in italiano: “SENTIRE CON L’ORECCHIO”.

1. Aristotele definisce l’orecchio: “l’organo depositario dell’anima e della vita, esso è il luogo dei sentimenti e della intelligenza.”

2. Sant’Agostino afferma che Maria avrebbe concepito Gesù all’ascolto delle parole del Messaggero Divino: “CONCEPTIO PER AUREM”, concepimento per mezzo dell’orecchio. Il semplice fatto di ascoltare il Messaggero Divino, attua in Maria il concepimento di Gesù.

3. Nel Rito del Sacramento del Santo Battesimo l’ultima parola pronunciata dal presbitero, accompagnata dal segno di croce sulle labbra e sulle orecchie del battezzando è: ” EFFATÁ! ” ( Apriti! ). Il segno è preceduto dalla seguente preghiera: ”Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la Sua Parola e di professare la tua Fede, a lode e gloria di Dio Padre, amen.“ Ascoltare, quindi, feconda la Fede e rende possibile il concepimento del Figlio di Dio. Con il battesimo ricevo in dono la Fede, ma è necessario ascoltare la Parola di Dio perché possa essere partorito l’UOMO NUOVO.

L’ASCOLTO RENDE POSSIBILE LA “METANOIA”, FA SI CHE IL NOSTRO CORPO MORTALE, COSTRETTO DAL TEMPO E DALLO SPAZIO, SPERIMENTI GIÀ NELLA STORIA, ANCHE SE NON ANCORA PIENAMENTE, LA PARTECIPAZIONE ALL’ETERNO E INFINITO REGNO DI DIO.“

Senza l’ascolto nulla accade, anzi si abortisce.

L’Ascolto ha come primo interlocutore Dio, poi se stessi e, quindi, il prossimo. È garanzia di comunione con Dio, con se stessi e con il prossimo. È questa la via, l’unica via, da percorrere se si vuole operare secondo Giustizia ed Amore.
Ascoltare è Arte da “custodire e coltivare”, precede e si accompagna con il dialogare, si apre al discernere ed opera la consapevolezza, il desiderio e la gioia di camminare insieme.

Dio ci fa incontrare nel nostro cammino fratelli e sorelle che hanno accolto questo dono, nella fatica di ogni giorno, ricevendo in cambio la gioia della PACE.

1. Padre Pino Puglisi ci indica che il rapporto interpersonale con Dio Padre fonda l’autentica relazione con se stessi e con il prossimo.

2. Allo stesso modo Padre Girolamo Casella si è messo pazientemente in ascolto, per potere essere certo che il discernimento operato era secondo la volontà e il cuore di Dio. La certezza della scelta gli è stata confermata dalle relazioni d’Amore che ha tessuto con il prossimo, incontrato lungo il cammino della sua bella esistenza.

Carissime sorelle e amiche, carissimi fratelli e amici, iniziamo insieme con questo spirito e questi sentimenti il Cammino Sinodale con la nostra Chiesa Palermitana, illuminati dallo Spirito Santo e guidati dal nostro Vescovo Corrado.

Il Signore ci benedica e Maria Santissima ci accompagni.» 


Padre Antonio